Intervista a Perla Liberatori
La giovane e bravissima doppiatrice di Kaname intervistata:
Shin Vision : Parlaci dei tuoi esordi: come è cominciata la tua carriera di
doppiatrice?
Perla Liberatori : Ho cominciato che ero molto piccola. Tutto è nato per caso,
avevo solo 5 anni ed ero andata a trovare mio zio (anche lui doppiatore) in uno
studio di doppiaggio; stavano lavorando a un film francese, quando si sono
accorti che avevano dimenticato di doppiare una bambina della mia età mi hanno
chiesto se volevo provare, sapevo a malapena leggere e scrivere. Da lì non mi
sono più fermata!
SV: Come funziona il lavoro di doppiatore? C'è un lavoro preliminare di studio
del personaggio e immedesimazione come per un attore, oppure è tutto più diretto
e semplice? Suppongo non sia facile entrare in un personaggio stando in uno
studio di registrazione e vedendo l'azione su uno schermo...
PL : Il doppiaggio è un lavoro molto complicato e faticoso anche se può dare
un'idea diversa. Sfortunatamente non c'è un lavoro preliminare, tutto è
immediato e basato sul momento. In realtà non è affatto semplice, perché un
attore di teatro o di cinema ha il tempo di prepararsi prima e di capire meglio
anche grazie al tempo a sua disposizione tutte le emozioni dell'attore. Per noi
è molto più complicato, perché non sempre è facile entrare in un personaggio
avendo pochi minuti, stando anche in una sala buia e con un copione che non
abbiamo mai visto! Però se l'attore è bravo e noi ci facciamo guidare da lui,
tutto diventa più facile e meraviglioso, come poi è questo lavoro: FANTASTICO!
SV : Che differenza c'è tra il doppiare un personaggio animato e un attore in
carne ed ossa? È più difficile immedesimarsi? C'è un identico lavoro sulle
sfumature e i timbri vocali?
PL : Doppiare un personaggio, che sia un attore in carne ed ossa o un cartone
animato, pone sempre delle difficoltà. Bisogna comunque cercare di immedesimarsi
in tutti e due i ruoli allo stesso modo, altrimenti si rischia di essere finti e
senza emozioni. I cartoni animati richiedono sicuramente uno sforzo maggiore per
quanto riguarda la voce, perché spesso sono urlati, i personaggi parlano ad una
velocità incredibile, e quindi ci vuole uno sforzo e un'attenzione notevoli! I
film d'altra parte saranno sicuramente meno urlati, ma spesso parlano di
emozioni che ognuno di noi ha vissuto, e ci danno l'opportunità di essere noi
stessi e questo spesso e volentieri è molto difficile!
SV : Come mai secondo te il doppiaggio è tanto importante per gli appassionati
di animazione giapponese? C'è una grande differenza con l'approccio dei cinefili,
che molto spesso si disinteressano delle voci italiane e prediligono la lingua
originale e i sottotitoli.
A giudicare dall'afflusso di pubblico alla tua conferenza a Romics , sei ormai
una vera stella per il pubblico dell'animazione: riscontri lo stesso tipo di
popolarità anche nei confronti del tuo lavoro per il cinema dal vivo?
PL : Sarò presuntuosa ma forse è tanto importante perché in originale non si
capisce niente dei cartoni animati giapponesi, mentre grazie a noi diventa tutto
più comprensibile e si riescono a capire le sensazioni, i sentimenti che invece
le voci giapponesi (mi scuseranno spero gli appassionati) con le loro voci un
po' stridule non sempre riescono a far arrivare. I cinefili invece alle volte ci
snobbano perché oggettivamente ci sono fior fiore di attori stranieri che è un
piacere sentirli in originale, forse spinti anche da una forte curiosità magari
credono anche che non abbiamo rispettato l'originale... Ma lasciatemelo dire,
spesso e volentieri si sbagliano, perché fortunatamente ci sono eccellenti
doppiatori, che prima di essere doppiatori sono attori!
SV : Ti ripropongo la domanda che ti abbiamo rivolto a Romics: hai lavorato sul
personaggio di Chidori Kaname in due serie piuttosto diverse, Full Metal Panic!
e Full Metal Panic? Fumoffu , incentrata una sull'azione, l'altra sulla comicità demenziale. Hai dovuto quindi presumibilmente adottare registri diversi, e nello
stesso tempo rimanere fedele alle aspettative del pubblico. Come hai fatto a
conciliare queste due esigenze?
PL : Doppiare Kaname è un' esperienza meravigliosa. Io mi diverto come una
pazza! Le due serie sono molto diverse l'una dall'altra e tutte e due
complicate. A livello vocale non ho dovuto apportare grossi cambiamenti, anche
perché non avreste più riconosciuto Kaname, ho dovuto semplicemente essere più
ironica e meno arrabbiata! Non è stato molto difficile perché, a differenza di
quello che ho detto prima, la doppiatrice di Kaname e anche il modo in cui è
disegnata mi aiutano moltissimo, basta seguire queste cose e il gioco è fatto!
Sono stata molto aiutata dal mio direttore Max Alto [Massimiliano Alto,
direttore del doppiaggio e voce del personaggio Kurz Weber, NdR], mi ha seguita
tantissimo, è così tutto è stato più facile!
SV : Domanda simile: Non hai paura di annoiare ed annoiarti a rifare a lungo lo
stesso personaggio?
Per il momento sembri inesauribile: la tua Kaname sembra reinventarsi da un
episodio all'altro, è sempre fresca e divertente. Come ci riesci? È il frutto di
un'alchimia tra personaggio e interprete? Kaname sembra ormai calzarti addosso
come un guanto!
PL : Spero di non stancare mai il pubblico di Full Metal Panic! , altrimenti
sarebbe un disastro. Per quanto mi riguarda io non credo che mi stancherò di
doppiare Kaname perché mi fa ridere e se devo essere sincera mi rispecchio in
lei, è parecchio simile a me, forse per questo riusciamo a fonderci così bene!
SV: Tu hai lavorato in una parte secondaria ma importante anche in Abenobashi -
Il quartiere commerciale di magia , dove interpreti la sorella di Sasshi. La
serie è famosa per la brillantezza dell'adattamento di Gualtiero Cannarsi , e
per i velocissimi dialoghi in gergo che si scambiano i personaggi. È stato un
lavoro difficile? Com'è lavorare con il perfezionista Gualtiero?
PL : È stato un lavoro faticosissimo doppiare Abenobashi , i personaggi non
smettono mai di parlare, sembrano delle macchinette, vi giuro che alle volte
credevo di non farcela! Lavorare con Gualtiero non è stato così difficile! A
volte eravamo un po' stanchi e non lo capivamo, ma alla fine vedendo i
risultati, che sono eccellenti, devo dire che aveva ragione lui! Ha fatto un
lavoro meraviglioso tra gli adattamenti e tutto il resto....
SV : In Trigun interpreti il ruolo di Milly Thompson, la gigantesca agente
assicurativa armata di mitragliatore. Non è strano calarsi in un personaggio
così diverso fisicamente? Non è straniante, almeno all'inizio?
PL : La prima volta che ho visto Milly mi ha preso un colpo. Era strano per me
doppiare un personaggio di cotanta stazza... Credevo di non farcela a livello
vocale, pensavo di non riuscire a reggerla, invece in originale lei aveva una
voce piccola e dolce. Sotto quell'aspetto enorme e da dura, c'era una ragazza
semplice e morbida, era tenerissima; è stato un piacere doppiarla! È stata una
bella sfida!
SV: Grazie mille, Perla. Sei stata molto gentile e disponibile come sempre.
Speriamo di riuscire a intervistarti di nuovo in occasione delle tue nuove
performance vocali. Un abbraccio!
PL : Vi ringrazio moltissimo ragazzi per avermi dato la possibilità di farmi
conoscere meglio da tutti coloro che seguono i cartoni animati e non solo e per
aver fatto sì che si conoscesse qualcosa di più del meraviglioso mondo del
doppiaggio! Un bacio enorme a tutti voi, spero che continuiate a seguirmi! A
prestissimo!
La vostra
PERLA
by LdC, apr. 1
Da www.shinvision.com
Qui
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