Intervista Valerio Manenti | J-Pop

Intervista all'editor della J-Pop di Full Metal Panic! Comic Mission, Valerio Manenti.

Shika93: Che cosa l'ha spinta a diventare editor? E da quanto svolge questo mestiere?
Valerio Manenti: In un certo qual modo mi sono ritrovato spesso a occuparmi della localizzazione per il nostro Paese di produzioni made in Japan, sia per quanto riguarda il mercato audiovisivo che quello cartaceo. Rispetto a quando iniziai, nell’allora Dynamic Italia, il modo di concepire i manga è decisamente cambiato e adesso, finalmente, le case editrici rispettose dei propri clienti e del valore dell’opera originale sono in grado di portare sugli scaffali delle librerie dei prodotti sempre più curati.
Da febbraio 2010, grazie alla collaborazione con J-Pop, ho avuto la possibilità di cimentarmi nel lavoro di editor, pur avendo precedentemente curato l’edizione italiana di svariati prodotti di animazione nipponica. Di sicuro lo stimolo maggiore è stato il rendermi conto di lavorare con un gruppo di persone che si impegna a dare sempre il massimo nel proprio lavoro e che mette passione in quello che fa.

S93: Molti si chiedono quale sia effettivamente il ruolo di un editor, a parte "mettere le parole negli spazi". E' un po' triste come descrizione eheheh ce lo può spiegare?
Valerio: Volentieri. Tanto per cominciare a “mettere le parole negli spazi” pensano i grafici. L’editor si occupa piuttosto di quali parole andranno inserite. Per certi versi, va a operare sul testo tradotto, compiendo una sorta di adattamento del testo stesso. Un po’ come per il doppiaggio, senza però preoccuparsi del sinc.

S93:Domanda da 100 punti: come si lavora per grandi case editrici come la J-Pop? Ci sono dei requisiti particolari o dei "trucchi"?
Valerio: Purtroppo non ci sono trucchi o scorciatoie. Come già detto, lavoro in questo settore da diversi anni e ho finito col mettere una serie di tacchette sul mio curriculum. Tacchette che, a quanto pare, sono piaciute molto a chi di dovere. Ovviamente ogni casa editrice è un discorso a sé, ma direi che con J-Pop si è trattato di una semplice questione meritocratica.

S93: Qual è, dal suo punto di vista, il miglior manga su cui ha lavorato? Ora su cosa lavora?
Valerio: Me ne sono piaciuti molti, per le ragioni più disparate: Death Sweeper e Shin Angyo Onshi, che consiglio spesso anche ad amici non avvezzi alle produzioni del sol levante, mi hanno senza dubbio colpito favorevolmente. Ho nel cuore Saint Seiya fin dalla prima messa in onda della serie animata e chiaramente mi fa piacere poter lavorare sul Next Dimension, la naturale continuazione del manga classico. Saltando invece ai classici dell’old school del manga, apprezzo molto anche Cyborg 009, del compianto maestro Ishinomori.
Al momento sto lavorando sulla riedizione di X delle CLAMP, Nabari, Brave Story (che a breve saluterò con l’ultimo numero), Attack No.1, La malinconia di Haruhi Suzumiya... e ovviamente Full Metal Panic Comic Mission.

S93: Come le è sembrato, sempre dal suo punto di vista, Full Metal Panic! come storia principale? Lo conosceva prima di lavorare sul Comic Mission?
Valerio: Non ho mai avuto modo di leggerne i romanzi, ma conosco molto bene FMP, avendo lavorato in Shin Vision proprio durante la messa in onda per la prima serie TV e Fumoffu.
Mi sono divertito a lavorare su questo titolo, che riprende, con le dovute modifiche, gli episodi delle due serie TV trasmesse finora in Italia, condendole con alcuni episodi inediti. La vera difficoltà della lavorazione è stata il lato “serio” di FMP, ricco di terminologie militari e tecnicismi per fan.

S93: Il Comic Mission è un titolo prevalentemente comico o pseudo-comico. E' meglio lavorare su qualcosa di divertente come questo o qualcosa di più serio come Saint Seiya?
Valerio: Non classificherei il Comic Mission come manga prettamente comico. I capitoli dedicati agli scontri tra AS, i misteri del Lambda Driver e dei whispered, sono un esempio del lato serioso dell’opera.
Per quanto riguarda i miei gusti personali, non riesco a trovare una discriminante, oltre al mio background di fan. Ogni prodotto è un mondo a sé, e come tale va apprezzato, con tutti i suoi pro e contro. È chiaro che preferisco lavorare su opere che già conosco e apprezzo, piuttosto che su qualcosa di nuovo e, per i miei canoni, graficamente meno invitante, ma chi farebbe il contrario, potendo scegliere?

S93: Alcuni lettori non sono stati molto contenti nel rivedere scene vecchie di FMP che risalgono ancora al manga precedente e alla prima serie. Ci può anticipare qualcosa? Ci saranno molte "repliche" come in questo primo numero?
Valerio: Non ho modo di fare grosse anticipazioni in merito, avendo potuto visionare solo i primi volumi. In linea di massima, nascendo tutto dai romanzi, è molto probabile che ci siano forti similitudini tra le varie incarnazioni dell’opera, ma quello di FMP è un universo così variegato che senza dubbio merita di essere conosciuto in ogni sua forma.

S93: Avendo acquistato i diritti di questo manga magari potreste sapere qualcosa riguardo le idee di Shouji Gato o della Kadokawa circa una nuova serie animata?
Valerio: Purtroppo al momento tutto tace.

By Shikamaru 93