Moeru One Man Force (Burning One Man Force)

Sosuke Sagara, immerso in mille cupi pensieri, raggiunge Nam Sak, una florida e malfamata città del sud-est asiatico, insanguinato da guerre civili e lotte fra gli Stati confinanti. Sagara ha un solo obiettivo: scovare il nemico. In questa città si trova anche Michel Lemon, un incauto reporter francese, che cade subito vittima della sua avventatezza, ma ecco che a tirarlo fuori dai guai arriva una formosa ragazzina chiamata Nami. Michel decide di seguirla e lei l’accompagna all’Arena, luogo di lotte e scommesse clandestine tra AS, attività che attira molta gente ed attorno alla quale gravitano tutti gli interessi della zona. Nami è la proprietaria di una squadra di prim’ordine ed è in cerca di soldi per riparare il suo Savage, così tenta di convincere Lemon a prestarle la somma necessaria, ma il francese non è certo disposto a dare 4000 $ ad una sconosciuta, cifra di cui tra l’altro non dispone. Nel frattempo il pilota della squadra di Nami viene assassinato; purtroppo la ragazza si vede costretta a ritirare la sua squadra dalla competizione, che avrebbe anche potuto vincere viste le abilità del defunto pilota. Sosuke invece sta cercando Rick, un suo ex commilitone che partecipa alle lotte nell’Arena, alle quali Sagara ha deciso di partecipare. Così Sosuke raggiunge la squadra per cui Rick lavorava e dato che col suo assassinio si era liberato un posto da pilota, Nami non vede altro da fare che affidarsi a lui per quello scontro. Viene la notte ed il momento della lotta: Sosuke in una sola mossa sconfigge l’M6 avversario pilotando l’Rk-91 di Nami, il Crossbow, e rivelando ancora una volta la sua incredibile abilità di pilota di AS. Grazie a tale esordio Sagara viene ingaggiato stabilmente nella squadra di Nami, che incomincia ad intravedere un avvenire veramente brillante, grazie anche ai soldi infine messi a disposizione da Lemon. Mentre Sosuke invece non può certo dimenticare il mondo che aveva abbandonato. Con quella vittoria Nami si è fatta un pericoloso nemico che nel cuore della notte, dopo che tutti hanno abbandonato i festeggiamenti, le tende un agguato; ma Sosuke interviene salvandole la vita. Eco che nel cuore di Nami si desta un sentimento che da tempo ormai non provava nei confronti di nessuno; ma come sempre Sosuke riesce a rompere quell’atmosfera magica che si era creata nel cuore della ragazzina, che non può che definirlo una “persona strana”. E proprio questa frase gli fa di nuovo venire in mente una persona lontana. I due decidono di dormire nella stanza di albergo di Lemon per evitare altri guai, così il giovane reporter svegliandosi il giorno dopo con accanto Nami mezza nuda salta giù da letto, temendo di essere andato con una minorenne mentre era ubriaco fradicio, e vede sotto il letto Sosuke in dormiveglia che impugna un coltello. Dopo una settimana di riparazioni il Savage è in forma smagliante, tinto di bianco e blu scuro e nominato Al II. Sosuke ed Al II vincono uno scontro dopo l’altro ed in un solo mese la squadra Crossbow catalizza l’attenzione di tutti in città piazzandosi ad un passo dalla classe A. Ma tutto questo non aveva alcuna importanza per Sosuke, che in testa aveva uno scopo ben diverso. Anche se a Nam Sak stava bene: si comportava con naturalezza, non doveva pensare alle prove di letteratura, nessuno era infastidito dai suoi modi militareschi e poi il rapporto che lo legava alla squadra Crossbow era simile a quello che aveva con i suoi compagni della Mithril. Era tutto diverso da Tokyo: qui viveva una vita molto più semplice, Nami era semplicemente il suo capo, Lemon lo sponsor, gli altri la squadra e lui il pilota; solo questo li legava. Da quando Sosuke aveva abbandonato Tokyo stava ritornando ad essere Kassim e questo non gli dispiaceva affatto. Ma presto si rende conto che quella ragazzina non è solo il suo capo ed oltre ad essere proprio bella è anche energica, ostinata e combattiva, proprio come Kaname, la quale tuttavia resta per lui la persona più importante. Ma Sosuke non riesce a capire cosa veramente provi per Nami. E come se non bastasse il ricordo di Kaname, in questi nuovi giorni di vita lontano dai vecchi affetti, incomincia pian piano ad affievolirsi. Sosuke e Memon vengono mandati da Nami al florido mercato della città, che attira gente da tutto il mondo e dove si possono trovare persino componenti di AS, che solitamente circolano solo in un ristretto mercato specializzato. Proprio questo fatto dà a Sosuke l’occasione di riflettere su quanto siano innaturali la diffusione e lo sviluppo degli Arm Slave: assolutamente troppo rapidi. Al proposito gli si impose prepotente alla mente quanto detto da Kalinin… chissà poi se era ancora vivo? Proprio mentre sono al mercato Sosuke e Lemon vengono arrestati dalla Polizia con false accuse. Mentre Lemon viene rinchiuso in cella, Sosuke viene sottoposto ad un duro “interrogatorio” nel corso del quale riesce ad accordarsi col Capo della Polizia per accedere alla Yami Battle, il suo scopo principale. Lasciato libero torna da Nami e le spiega le sue intenzioni: entrare nelle competizioni della Yami Battle, gestita dall’Amàlgam. Ma per fare questo ha bisogno dell’AS della ragazza, che ovviamente gli rifiuta il suo appoggio. Ma poi di sua iniziativa questa cede ed offre il proprio aiuto a Sosuke, anche perché Lemon è ancora in gattabuia. Durante la manutenzione sul Crossbow per lo scontro alla Yami Battle, Sosuke scopre che Nami è stata in grado di modificare il software per l’AS in poche ore, un’operazione impossibile persino per ingegneri esperti. Questo può significare una sola cosa, per quanto improbabile possa essere: Nami è una Whispered. Ma né lei né coloro che le stanno attorno sembrano essere minimamente a conoscenza di questo fatto, né di ciò che esso comporta. Giunti al luogo fissato per l’incontro, il villaggio di Munamera in mezzo alle montagne, Sosuke viene mandato a combattere all’Arena della Yami Battle, mentre i suoi compagni devono restarne lontani, tenuti sotto lo stretto controllo ella Polizia. Al momento della separazione Nami si rivolge a Sosuke con un tono che traspariva benissimo i suoi sentimenti, dicendogli che lo rivuole in dietro tutto intero: non solo il Crossbow, ma anche lui stesso. In un attimo di esitazione si fa forte il desiderio di abbandonare lì l’AS, stringere forte Nami tra le sue braccia e tornare a Nam Sak e condurre semplicemente la loro esistenza assieme. Questo sentimento cozzava fortemente con il suo scopo principale, ma infondo era così sbagliato voler abbandonare quella vita piena di pericoli e trascorrere felice i suoi giorni con Nami? Certo che lo era!!!! Come ha potuto pensare una cosa del genere?!?! Ecco nuovamente il motivo che l’aveva portato in quello squallido buco nel sud-est asiatico imporsi prepotente alla sua mente e far nascere nel suo animo un forte rimorso per ciò che aveva appena pensato. Ma in un attimo la consapevolezza ed il rimpianto svaniscono e tutto nella mente di Sagara si dispone per l’unico suo scopo che ha ora in mente: eliminare il nemico. Giunto all’arena scopre che il suo avversario è un M9. È una battaglia disperata… ma! Ecco finalmente la conferma che aspettava da quando era arrivato a Nam Sak: un AS di terza generazione in una città malfamata come quella non poteva che indicare una sola cosa. Dietro a tutto il giro d’affari della zona c’è di sicuro l’Amàlgam!! Solo loro sapevano della distruzione della Mithril e del fatto che Sosuke invece era stato risparmiato da Leonard. E poi Sagara non aveva nemmeno usato un falso nome nei giochi dell’Arena: era inevitabile che lo trovassero. Non c’era alcun dubbio: le sue ricerche hanno portato buoni frutti. La battaglia ha inizio e l’M9 pur essendo un esoscheletro di ultima generazione rivelava il suo punto debole nei movimenti, che erano rallentati dal pesante mitragliatore, che doveva essere impugnato con tutte e due le mani per poter prendere bene la mira. Inoltre questo AS ha una struttura molto simile al corpo umano ed i movimenti innaturali per una persona risultano altrettanto goffi per l’M9. Di contro i movimenti di Sosuke erano più lenti ma estremamente precisi e controllati, grazie alla sua grande abilità e le modifiche apportate da Nami. Pertanto costituivano per il Savage un importante elemento di forza. L’unica possibilità di Sosuke era colpire la schiena dell’M9, dove la corazza era meno spessa. Intanto a Munamera Nami viene caricata su un furgone mentre il resto della squadra su un altro e portata ad una fattoria nelle vicinanze. Nel lussuoso punto di osservazione a due chilometri dall’Arena stanno il Capo della Polizia e Kurama, un freddo ed inespressivo uomo dell’Amàlagm. Il team Crossbow è stato portato qui per esser eliminato e fatto sparire, ma in una manciata di secondi i poliziotti vengono uccisi tutti ed ecco che fa la sua comparsa Lemon, circondato da militari in uniformi nere. Pare evidente che il ragazzo ha mentito: non è affatto un giornalista ed è pure interessato alle stesse persone a cui anche Sosuke punta. Intanto Sagara è ormai a corto di munizioni e tenta l’unica mossa che vede l’M9 più svantaggiato rispetto al Savage: entra nelle rovine di un tempio, distrugge alcune colonne e quando vi entra pure il nemico fa crollare su loro stessi il tetto dell’edificio facendo esplodere un Heat Hammer. Il Savage essendo dotato di un impianto idraulico riesce a liberarsi dalle macerie assai più facilmente rispetto all’M9 che invece è sì più elastico, ma anche più fragile, anche perché costituito di molti apparati elettronici, ben più delicati dei sistemi idraulici del Savage. Il vantaggio di cui si avvale quella pietra miliare della storia degli AS ormai superata, quale è l’Rk 91, stà proprio nella sua maggiore solidità. Così una volta emerso dalle macerie anche l’M9, Sosuke lo colpisce all’addome distruggendo il generatore con l’ultimo Heat Hammer rimastogli. Kurama guarda ammirato l’esito della battaglia, pensando che un simile soldato farebbe estremamente comodo alla sua organizzazione. Ma Sosuke combatte ostinatamente contro il nemico, senza mai arrendersi nemmeno sapendo che Kaname è in ostaggio ed i suoi compagni sono stati eliminati. Se non puoi avere un simile uomo dalla tua parte, non ti resta che ucciderlo. Intanto Sosuke interroga il pilota che è uscito dall’M9 e non può certo opporre resistenza ad un AS, seppur danneggiato. Questo rivela di essere Gorge Laplock, un sopravvissuto della Flotta del Mar Mediterraneo della Mithril, tutti i suoi compagni sono stati eliminati. A lui invece è stato offerto di pilotare l’M9 per l’Amàlgam, che non conoscendo quasi nulla su questo mezzo lo sfrutta per ampliare le proprie conoscenze. Così Sosuke scopre che l’Amàlgam non ha un’organizzazione piramidale ed un vertice, come invece la Mithril, ma è piuttosto un organizzazione formata da tanti centri tutti legati tra di loro, una sorta di struttura democratica, il chè comporta una certa lentezza nelle decisioni, mentre la Mithril può vantare maggior rapidità. Ma eliminare tale organizzazione pare impossibile: i molti vertici sono sparsi in tutto il pianeta; eliminato uno, un altro prende il suo posto. Non c’è un capo da mozzare per far poi perire tutto il corpo. Nel frattempo sopraggiunge un elicottero da guerra inviato da Kurama ad eliminare i due piloti ma Sosuke lo scaraventa a terra dopo aver afferrato la sua coda con il cavo estratto dal braccio dell’M9. Ma il tempo a disposizione è finito. Sosuke lascia andare l’ex compagno che gli chiede in ultima battuta perché un mercenario, senza alcun ingaggio, combatta contro un’organizzazione tanto potente, anziché vendersi ad essa. Ma ora Sosuke non è più un mercenario, è un uomo, e ha fatto una promessa che deve mantenere. I membri del team Crossbow vengono riportati a Nam Sak, ad eccezione di Ash che sale assieme a Lemon a bordo di un altro furgone. L’unica risposta alle tante domande del meccanico fu che Lemon apparteneva al Servizio Informazioni di un Paese in affari tanto con la Mithril quanto con l’Amàlgam. Intanto Sosuke si dirige al punto di osservazione indicatogli da Laplock, ma ad un certo punto deve abbandonare l’AS che è veramente arrivato al limite. Giunto nei pressi dell’edificio vede scendere dalla macchina Nami controllata da due uomini ed ecco sopraggiungere anche Kurama ed i suoi. L’uomo afferra la ragazza e le punta alla testa una pistola, urlando a Sosuke nascosto nella vegetazione di uscire allo scoperto ed incomincia il conto alla rovescia. Sono attimi terribili per Sagara: è più importante salvare Nami ed uscire allo scoperto o non farsi catturare per poi salvare Kaname? Ma lo spietato Kurama prima interrompe il colpo alla rovescia ed uccide la ragazzina prima del tempo, proprio quando Sosuke stava per uscire allo scoperto. E poi lo provoca, minacciando di fare del male a Kaname e poi spara ancora al cadavere della povera ragazzina inerte. Allora Sosuke decide di uscire dal suo nascondiglio, ma proprio in quel momento esplodono dalla boscaglia dei colpi sparati contro Kurama ed i suoi uomini. In un attimo tutti i poliziotti vengono eliminati. Sosuke ne approfitta e si lancia contro lo spietato assassino eliminando quei suoi uomini che gli si opponevano. Si rifugia dietro ad un auto della Polizia crivellata di colpi mentre la precisa e mortale tattica degli ignoti assalitori continua a mietere vittime. Ma Kurama ed il Capo della Polizia riescono a fuggire. Terminata la sparatoria Sosuke scopre che era Lemon a capo di quella squadra di professionisti. Appena videro il corpo crivellato della giovane Nami in una pozza di sangue Lemon si lasciò andare in un pianto disperato mentre a Sosuke si gelò il sangue nelle vene, nonostante ne avesse viste parecchie altre di scene come questa. Non riusciva a dire, a muovere niente, era pietrificato, non riusciva ad esprimere il terribile dolore che provava, nemmeno quando Ash in lacrime lo percuoteva accusandolo della morte della povera innocente. Ma ora l’unica cosa da fare è inseguire Kurama. Terminate le riparazioni di fortuna sul Savage Sosuke parte all’inseguimento di quell’uomo spietato che si dirigeva a Nam Sak, ma prima di partire Lemon gli rivela di appartenere alla DGSE, organizzazione spionistica francese. In quegli attimi Sosuke era divorato dal risentimento di aver fatto male i calcoli ed avere coinvolto in un gioco pericoloso le persone che gli stavano vicino, e come se non bastasse il ricordo di Kaname, che pure doveva essere vivido nel suo cuore, era rimasto ancora vago. Mentre il Crossbow inseguiva il nemico, il Capo della Polizia gli sguinzagliava contro dieci combattenti dell’Arena di Nam Sak, sta volta equipaggiati di tutto punto con armi vere, mentre Kurama ultimava i preparativi per lo scontro in cui aveva intenzione di eliminare una volta per tutte Sosuke. Grazie all’epica resistenza del Crossbow modificato da Nami, Sosuke riesce ad eliminare tutti i sicari, per ultimo Dao, che per un pelo non dilaniava letteralmente Sagara ed il suo Savage. Il Crossbow ha compiuto l’ultima sua azione eliminando il nemico di sempre di Nami. In quest’ultimo scontro il Capo della Polizia era rimasto ucciso. Ed ora Sosuke fa la sua entrata nell’arena, dove lo aspetta Kurama, che cerca di attirarlo nella sua trappola preparata con dell’esplosivo al plastico. Sosuke per un soffio riesce a non rimanere dilaniato dall’esplosione ma viene sbalzato via e quasi perde i sensi. Kurama ne approfitta per colpirlo allo stomaco. Ma arrivano in quel momento gli uomini di Lemon e Kurama si vede costretto a scappare. Poi però decide di tornare in dietro e finire Sosuke, che invece lo coglie di sopresa. Prima di morire Kurama risponde a Sosuke che Kaname potrebbe essere tenuta a San Carlos, a Nichel o forse a Granata e poi spira. Sosuke viene soccorso dagli uomini di Lemon e mentre la sua vita è appesa ad un filo rinasce forte in lui il desiderio di stare insieme a Kaname, l’idea di vivere spensierato a Nam Sak non lo soddisfa più, ora vuole rivederla ed ha stampato nitido in mente il suo volto. Kaname, prigioniera di Leonard in una lussuosa villa in cima ad una collina sul mare, entra in risonanza con Nami che la informa di Sosuke e della propria sorte e le chiede di perdonarlo da parte sua quando si riuniranno. Wraith guidando un grosso camion con rimorchio giunge in un porto coperto di neve e si ferma di fronte all’entrata di un magazzino, dove la attenda Hunter. È venuta a consegnare un carico di cui non conosce bene la storia. Dopo un breve scambio di battute Hunter controlla il contenuto: dentro a quel rimorchio c’è l’ARX-8.


Riassunto by fan di FMP!
Scarica la versione .pdf QUI